Il bambino ha bisogno di una famiglia. Ne ha bisogno ancor prima di saperlo, ne ha bisogno per esserci: solo un uomo e una donna possono generare.
Concepire un figlio non è che il primo passo che i due fanno, il tempo della gestazione non è solo attesa, è preparazione, formazione per essere famiglia; la nascita poi non coinvolge solo il piccolo, ma anche i due genitori: da quel momento i due saranno madre e padre per sempre sia che lo vogliono, sia che lo rifiutino, sarà per sempre.
Il cammino della vita personale di ciascuno mai potrà escludere quella relazione che è stata fonte di vita.
Nessuno è arrivato per caso e nessuno per propria volontà, la vita deve essere voluta per esserci ed è frutto sempre di una relazione di amore, perchè contiene in sè quella scintilla divina che la rende bella e preziosa anche quando è causata dalla violenza o è sporcata dal male o è tradita dalla debolezza umana.
Se c'è vita è perchè Dio Padre, volontà che muove ogni cosa, l'ha permessa e se l'ha permessa l'ha anche amata e se Dio ama lo fa sul serio per sempre.
Risulta naturale quindi che ad un bambino, che per qualunque motivo sia privo di famiglia, o che ne abbia una che non ce la fa da sola, o peggio ne abbia una inadeguata perchè incapace di dare risposta ai bisogni di cura basilari e al rispetto umano minimo, si debba rispondere con una famiglia per lui.
Ogni bimbo ha bisogno di essere accudito, di essere accolto, di respirare fiducia.
L'accudimento di un bimbo richiede che lo si copra, che lo si lavi, che lo si nutra, che lo si curi quando è malato.
L'accoglienza di un bimbo richiede che lo si accarezzi, che lo si prenda in braccio, che si asciughino le sue lacrime, che si sappia interpretare il suo pianto, che si attendano i suoi sorrisi, che si risponda ai suoi vocalizzi, che non lo si lasci mai solo.
L'affidamento richiede che l'aria che si respira sia carica di fiducia, che la famiglia che accoglie sia affidabile, che il bimbo trovi quell'appoggio sicuro che non lo tradisce, che gli garantisca presenza, che si sostituisca a lui se necessario, ma nello stesso tempo che gli dia fiducia e gli permetta autonomia se può fare da solo; il principio da applicare è quello della sussidiarietà che implica l'azione solo quando serve.
La famiglia affidataria è una famiglia che si prende cura, che accoglie e da fiducia e ha la caratteristica dell'affidabilità per i suoi figli, per quelli arrivati naturalmente e per quelli voluti e accolti per amore.
Questa è l'unica motivazione che deve muovere all'affido: l'amore, perchè il bisogno non è quello di avere un figlio per la famiglia, ma al contrario quello di dare una famiglia a un bimbo che è già figlio di Dio innanzi tutto, ma anche della sua famiglia di origine.
E come i figli naturali sono per sempre così, lo sono anche quelli accolti anche quando l'affido sarà terminato, perchè il successo dell'affido è proprio quello del rientro nella famiglia d'origine che abbia risolto i suoi problemi o della raggiunta autonomia della persona. A questo punto finale del percorso però le persone coinvolte non cancelleranno ciò che è stato fino a quel momento, perchè l'amore dato e ricevuto resta e resta in eterno.
Se sei stato genitore accogliente per un bimbo, questo sarà anche tuo figlio per sempre, e se sei stato figlio accolto e amato da una famiglia, questa sarà anche la tua famiglia per sempre (Silvia).